venerdì 30 marzo 2012

Dibattito al Liceo Darwin di Rivoli: Pro-TAV vs No-TAV

In data 21 Marzo 2012, presso il Liceo Scientifico Darwin di Rivoli si è svolto un incontro-dibattito rivolto a studenti e insegnanti sul tema dell’Alta Velocità in Italia, con approfondimento, vista la zona e l’attualità, sul progetto TAV/TAC Torino-Lione.
L’incontro è stato suddiviso in due parti della durata di circa due ore ciascuna ed in entrambe hanno avuto modo di confrontarsi le due fazioni: quella dei Pro e quella dei No. La divisione è stata necessaria per permettere a più studenti di partecipare ed insegnanti di partecipare.
All’evento hanno partecipato il Presidente del Comitato Pro-TAV, il Sig. Fabrizio Turello che ha avuto modo di dibattere nella prima parte con il membro del Movimento No-TAV, il Sig. Luca Carabetta e nella seconda parte con un altro esponente dello stesso Movimento, il Prof. Nino De Amicis.
La prima parte "Turello vs Carabetta" ha visto un leale e ben argomentato dibatto nel quale dapprima i due relatori hanno illustrato molto bene le loro tesi e motivazioni, sopponendosi successivamente alle molte e varie domande degli intervenuti, interessati sia ad alcuni aspetti tecnici che ad opinioni sugli ultimi eventi di attualità.
La seconda parte "Turello vs De Amicis" alla quale hanno partecipato due insegnanti, tra i quali la Vice-Preside dell'Istituto, all'inizio sembrava simile al precedente ma a breve è degenerata in uno stucchevole dibattito preconfezionato, almeno per quanto riguarda il Movimento No-TAV.
Infatti a differenza di Carabetta che si è dimostrato corretto il Professore, contattato per occasione da una delle insegnanti presenti (e questo già dice tutto se uno ci pensa...ma uno spera di sbagliarsi anche se alla fine è così), ha inizialmente esposto alcune motivazioni storiche e politiche per poi degenerare nel qualunquismo più sfrenato appoggiato dall'insegnante che ha definito "esempio di coraggio che crede nei suoi ideali" quasi come un eroe, il No-TAV Abba (il ragazzo che è rimasto folgorato su un traliccio durante le proteste).
Ovviamente non vogliamo giudicare, di per se, cosa l'insegnante pensi, perchè giustamente ha diritto ad avere una sua opinione, ma a nostro avviso dire certe frasi davanti ad un'aula di studenti, che sono comunque intimoriti dalla sua autorità e come seconda cosa, anche se sembra strano, vedono in lei un modello educativo, ci sembra proprio un cattivo metodo di educare dei ragazzi.
La parte finale del dibattito come si può pensare è degenerata ed ha rappresentato un metodo di confronto non corretto, ma soprattutto che si è incuneato ed arenato troppo su argomenti che con quelli del dibattito poco collimavano.
Oltretutto il problema maggiore è stata l'arroganza e la prepotenza del dibattente No-TAV che ha iniziato ad alzare il tono di voce anche mentre l'oppositore Turello stava parlando.
Quindi il secondo dibattito è meglio che non fosse mai avvenuto.
Speriamo solamente che al di là di come gli intervenuti la pensassero, speriamo solo che la loro testa non sia stata violentata da troppa fuffa inutile.

venerdì 16 marzo 2012

Doppio dibattito per il Comitato Pro-TAV!

Mercoledì prossimo, al liceo Darwin di Rivoli, due membri di questo Comitato parteciperanno ad un doppio dibattito con esponenti no-TAV.

L'incontro, organizzato dal liceo in questione per i propri studenti, sarà diviso in due parti.


La prima dalle ore 8 circa alle ore 10 di mattina vedrà un dibattito prevalentemente tecnico e vedrà la partecipazione del nostro Fabrizio Turello, la seconda parte invece dalle ore 10 alle ore 12 sarà un dibattito più generale e vedrà impegnati il nostro Andrea Tiberti. Gli esponenti no-TAV che probabilmente parteciperanno saranno Luca Carabetta ed il professore Nino de Amicis.


Inoltre, ma non parteciperà nessun membro del nostro Comitato, lunedì, nell'ambito di questa serie di incontri del liceo Darwin, sempre della prossima settimana il sindaco di Vaie (no-TAV) si confronterà con un sindaco Pro-TAV (da definire).



Una breve presentazione di seguito dei due nostri relatori.


mercoledì 7 marzo 2012

Uranio e Amianto in Val di Susa: puro terrorismo psicologico


Come NON fare delle rilevazioni di radioattività e come FARE della disinformazione da parte degli esponenti No-TAV.


A) 400 colpi al secondo non vuole dire nulla! Forse voleva dire 400 Becquerel? Becquerel che è una unità di misura che equivale ad un decadimento al secondo? Fermo restando che normalmente la radioattività si misura in Sievert per unità di tempo in quanto unità di misura più diffusa non si può non notare come un individuo di circa 70kg ha una radioattività di circa 8000 becquerel, un chilogrammo di granito di circa 1000, nel video appoggiando il contatore sulla roccia viva (vedere il punto B) tocca i 7000 ed una rilevazione dell'aria sui 1500!
(http://www.arpacal.it/index.php?option=com_content&view=article&id=79&Itemid=85)
Conta comunque il tempo di esposizione alla radioattività più che la dose in sè stessa: può essere tanto pericolosa una dose minima, ma a cui si è esposti a lungo, che una dose massiccia, ma per brevi istanti (si pensi agli esami con i raggi in ospedale). Ci sono precise normative che spiegano quali sono le dose massime a cui un essere umano può essere esposto in piena sicurezza, nonché le stesse misure di sicurezza da adottare (non per altro esistono le miniere di uranio, senza che ci siano morie di operai...). Ricordiamoci che in natura c'è un fondo naturale di radiazioni che varia a seconda del terreno o della quota, più rilevante nelle Alpi per la presenza di rocce granitiche, tra l'altro fino a questo momento la Val di Susa risulta con una presenza inferiore di rocce granitiche e radioattive rispetto alla media alpina.

domenica 4 marzo 2012

Un tunnel di base per la Torino-Lione... nel 1908!

No! Non è una battuta! Tutt'altro!

Dopo aver letto su Il Fatto Quotidiano un accenno a tal Domenico Regis, ingegnere che già definiva obsoleta la linea storica agli inizi del 1900 è bastato fare una veloce ricerca su internet e con l'ausilio del sistema informatico del Politecnico di Torino sono venuti fuori molti documenti di estremo interesse sul caso.

Non solo Domenico Regis definiva la linea storica obsoleta (in particolare a causa della pendenza e non essendo cambiate le leggi fisiche il problema è rimasto ad un secolo di distanza inalterato), ma addirittura prevedeva la costruzione di un 'traforo inferiore' o 'galleria succursale' per il Frejus! Nè più nè meno che un tunnel di base con funzioni non dissimili da quello (ovviamente estremamente differente da come se lo sarebbe potuto immaginare l'ingegner Regis) che oggigiorno dovrà essere costruito!


Rassegna stampa 4 marzo

AGI: Tav: Catricala', questione diventata totem temiamo infiltrazioni

Il Giornale: Il leader pentito demolisce i No Tav (in realtà a parte il titolo roboante nell'intervista si accenna anche a questioni più nel merito dell'opera)

Il Fatto Quotidiano: Tav, vale la pena? (confronto tra due esponenti pro-TAV e due esponenti No-TAV)

La Stampa: E la Francia sprona l’Italia "Basta discutere È un’opera essenziale"

Il Corriere della Sera: Sei mesi di consultazioni sui progetti

giovedì 1 marzo 2012

TAV in breve - 2. Tra Newton, clima e rumore...

L'imbocco del traforo storico del Frejus, lato italiano
Si sente spesso dire che una alternativa alla nuova Torino-Lione sarebbe la linea storica stessa.

Peccato che questa versione non tiene conto di essenzialmente quattro fattori:

A) Pendenza e tortuosità del tracciato storico

B) Esposizione di questo ai fattori climatici di alta montagna

C) Il passaggio di questo in mezzo a paesi e all'intera valle

D) Sovrapposizione tra trasporto locale e trasporto internazionale

Sul punto A basta essere stati una volta in montagna, magari avendo fatto un po' di bicicletta, per sapere che ogni grado di pendenza in più e ogni curva in più vuol dire uno sforzo ulteriore. Che sia in salita o che sia in discesa fa poca differenza in quanto maggiore la pendenza maggiore sarà la forza necessaria: per spingere in salita, per rallentare in discesa. La stessa tortuosità del percorso è una ulteriore difficoltà sotto questo aspetto a causa delle forze di inerzia che entrano in gioco che costringono quindi a particolari accorgimenti nella guida. Se questo vale per una persona in bicicletta a maggior ragione vale per i convogli ferroviari che risentono estremamente, a causa del loro peso, di ogni curva o punto percentuale in più di pendenza.