sabato 19 novembre 2011

Lettera al 'Il Piccolo' di Alessandria in merito al 3° Valico


Lettera da parte del Comitato Pro-TAV e dalla rete alessandrina di Nuova Democrazia Europea al 'Il Piccolo' di Alessandria, lettera pubblicata venerdì 18 novembre 2011.

Siamo del neonato Comitato Pro-TAV, nato a seguito di una lunga e ponderata discussione tra alcuni cittadini piemontesi (in particolare della provincia di Torino e di Alessandria), comitato promosso dalla rete piemontese di Nuova Democrazia Europea. Riteniamo di dover rispondere all'articolo dal titolo 'Siglato il contratto per i lavori del terzo valico' pubblicato lunedì sul vostro giornale. Ci è sembrato, fin dalla infelice frase di apertura, solo uno spot a tal Antonello Brunetti e alle ragioni del no al Terzo Valico, senza lasciare o accennare minimamente alle ragioni che invece sostengono la necessità del Terzo Valico.

Innanzitutto il porto di Genova potrebbe dotarsi finalmente del suo sbocco in pianura verso Milano e Torino, ma in particolare potrebbe avere collegamenti diretti e ad alta capacità con l'Europa Centrale e tramite i collegamenti ad alta capacità futuri della val di Susa con il nord della Francia; contestare l'opera perchè il porto di Genova muove 1 milione e 700 di Tau e non 4 milioni vuol dire chiudere gli occhi di fronte al fatto che il porto di Genova non riesce ad aumentare il traffico di merci proprio a causa della mancanza di collegamenti efficenti con la Pianura Padana ed il resto d'Europa, oltre che per deficit strutturali tra i quali la ridotta capacità di stoccaggio e movimentazioni merci date proprio dal poco terreno disponibile in quel di Genova, deficit strutturali che con il Terzo Valico si potrebbero almeno in parte superare spostando parte delle attività di movimentazione e stoccaggio nella provincia di Alessandria.
Per Genova vorrebbe dire lavoro, per noi idem concretizzandosi in poli logistici e servizi connessi. Non poco per una provincia come la nostra con dati economici di certo non positivi da ancora prima della crisi.

Servono sicuramente politiche a favore del trasporto ferroviario per contrastare quello su gomma, ma prima di tutto servono infrastrutture ferroviarie adeguate che di per sè rendano il trasporto su ferro competitivo, cosa che non si può dire di quelle attuali completamente inadatte al trasporto su grande scala di merci.

I costi sono sicuramente lievitati, ma di questo bisogna ringraziare solo la imbelle classe politica dirigente che ha continuato a reinviare l'inizio dell'opera per anni perchè doveva finanziarsi i suoi privilegi o comprarsi i voti tramite i più disparati metodi.

A noi quest'opera di certo non ci sembra uno spreco (ed è sotto gli occhi di tutti come gli sprechi siano ben altri e su ben altri ordine di grandezza per di più!), anche se è implicito che bisogna vigilare costantemente sulla realizzazione della stessa; ci sembra uno spreco semmai continuare a reinviarla continuando a deprimere economicamente per la scarsità di infrastrutture realmente moderne ed efficenti una intera provincia e regione.

Tra l'altro il signor Antonelli Brunetti per la cronaca non ci sembra molto coerente visto che alza la voce contro l'uso di fondi sicuramente sostanziosi, quando proprio lui proponeva in alternativa al terzo valico tutta una serie di opere che nel loro insieme, ma anche singolarmente, difficilmente costerebbero meno del Terzo Valico e senza per di più assicurarne i vantaggi.


Comitato Pro TAV
Nuova Democrazia Europea - Alessandria


Aggiungiamo in particolare che la questione della limitata capacità di movimentazione del porto di Genova è paragonabile ad avere una bellissima casa... senza strada per arrivarci. Ci sembra un po' balzana quindi la critica sulla movimentazione attuale del porto di Genova in quanto è lampante come il porto di Genova non riesca a svilupparsi proprio per mancanza di infrastrutture, non per mancanza di traffico.

Tutte le navi dirette dai porti dell'Asia ai grandi porti del Mare del Nord, al posto di fare il periplo del Mediterraneo, potrebbero agevolmente far scalo al porto di Genova e da lì inviare i container nel resto del continente e viceversa.
Quindi mettendo il porto di Genova in diretta competizione con i grandi porti tedeschi e olandesi del Mar del Nord! Si pensi solo alle positive ricadute economiche che ciò può avere: cantieristica, lavoro portuale, logistica, indotto! 
Vogliamo ricordare inoltre per entrare nello specifico come il Sig. Brunetti proponeva in alternativa al Terzo Valico di "Raddoppiare la Voltri-Ovada-Alessandria", "costruire la bretella di collegamento tra il “camerone” di Borzoli e le due linee storiche dei Giovi già esistenti, per i collegamenti verso Milano", "quadruplicare la tratta Tortona-Voghera."... sicuramente tutti interventi senza impatto ambientale e a costo zero. A scanso di equivoci siamo ironici. È indubbio che danneggia molto meno un ecosistema un tunnel che corre sotto terra che chilometri di strada o ferrovia che corrono in mezzo alle montagne, ai boschi e alle colline.

Gli sprechi sono altri, è inutile contestare le cose senza analizzarle a fondo, ma contestandole solo per pregiudizio ideologico. Non dubitiamo delle genuinità del signor Antonello Brunetti o della maggior parte di coloro di chi si oppone, ma come minimo consigliamo a loro per lo meno di riflettere realmente e maggiormente su tale opera, almeno per evitare svarioni e per risultare più convincente nelle sue argomentazioni che se no sembra solo azione propagandistica di basso livello e non sicuramente informativa seppur di parte.

Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento è ben accetto purché inerente all'articolo in questione o alla discussione sviluppatasi.

Commenti contenenti insulti, spam o altro materiale non inerente (pubblicità, off-topic palesi, stesso commento ripetuto e copiato per più volte) potranno essere cancellati dagli amministratori e non sono ritenuti graditi. Nel caso riteniate ci siano dei messaggi lesivi del buon gusto o offensivi potete segnalarli ai responsabili che nel più breve tempo possibile cercheranno di valutare il da farsi.